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Finalmente un collettivo musicale che non proviene dal lontano continente americano, dalla remotissima Australia o da qualche vicino paese europeo! Gli Zeitlët, infatti, nonostante il nome teutonico possa trarre in inganno, sono italiani, e per essere più precisi sono di Roma. Hanno registrato questo primo disco autoprodotto in una stanza di un appartamento a Villa Riccio, grosso complesso ex-popolare risalente ad inizio secolo, formato da numerose palazzine di tre piani e situato nel cuore del quartiere Flaminio di Roma. Già solo per questo motivo gli Zeitlët "rischiano" di esserci simpatici. Ma è il numero dei partecipanti al progetto e la loro eterogeneità ciò che rende il tutto ancora più interessante. Elementi giovanissimi, poco più che maggiorenni, convivono con altri assai più maturi, musicisti che studiano al Conservatorio si mischiano ad altri dall'approccio autodidatta. Insomma, si tratta a tutti gli effetti di un combo! La musica che ci propongono è veramente difficile sia da collocare in una precisa branca musicale sia da descrivere a parole. Ci proverò. Al primo ascolto mi sembra come se tutti i miei scomparti di musica (classica, pop, indie, avanguardia, etnica, elettronica) si ribellassero alla loro anche sommaria collocazione e si fondessero improvvisamente insieme. Già il fatto che ciascuna delle tre tracce del disco (chiamate "Sezione1", "Sezione 2" e "Sezione3") sia divisa a sua volta in diverse parti ci rende idea della particolarità del prodotto che abbiamo tra le mani. Istintivamente direi che gli elementi sonori che risaltano di più provengano tanto dalla musica classica e barocca (significativi gli incroci tra il violoncello ed il violino), quanto dalla musica eterea indietronica alla Múm (bellissime a proposito "sonni tranquilli per il sig. Debussy" appartenente alla Sezione 1 o "Carillon finto-francko" della Sezione 2) e dalla musica post alla Godspeed You! Black Emperor (voci registrate che emergono qua e là, strutture dilatate e melodie crescenti). Le atmosfere rarefatte e dilatate però si aprono anche in parti di puro pop. Molto emozionante la morriconiana "mollicone?" (Sezione 2) dove ad un arpeggio iniziale di chitarra si uniscono in crescendo anche un flauto traverso, gli archi, dei poco invasivi beat di drum machine e per ultimo una potente voce femminile. Che gioia provoca l'ascolto di "quadriglia spaziale", vera e propria apertura centrale della Sezione 1, dove improvvisamente ed inaspettatamente ci si sente proiettati in un clima pop bucolico, quasi da festa, a base di chitarrina arpeggiata e violino (con un beat leggero di batteria elettronica che sembra quasi riprodurre uno schiocco di dita ed invitarti ad unirti alla loro allegria). Nella Sezione 3 è invece il basso "post-rock" che la fa da padrone, lo strumento che detta la melodia (non a caso una delle parti si chiama "troppo basso?"). Complessivamente, bisogna pur dirlo, si tratta di un prodotto abbastanza ostico, destinato ad orecchie attente. Una sola cosa non mi ha convinto del tutto: la voce femminile. La voce di Costanza è tanta, intonata e sempre ben calibrata, ma avendo delle tinte fortemente classiche, una voce barocca oserei dire, non sempre si integra alla perfezione nel mélange sonoro creato dagli altri strumenti. Comunque, tenuto conto della giovane età di Andrea e di molti ZeitLët e ben sapendo che questo disco è stato registrato a pochi mesi dalla nascita del collettivo, non possiamo non pensare che abbiamo a che fare con un gruppo destinato ancora a crescere e a far parlare di sé.
- Michele Toffoli
Discography
Suite n°1, Mirror/mirror (cd, beatpick 2006)
Quadriglia spaziale (single 2006)
Mollicone (single 2006)
Tempo perso (single 2006)
Completely fraudolent overture (single 2007)
Lentamente scendendo (single 2007)
Theme from Pastprefut (single 2007)
Now recording LP Album
Photos
Bio
In february 2005 a small bunch of music students met in a reharsal room to discuss about a band to found. A band in which musicians with different backgrounds could gather; in which classical music and rock attitudes could coexist; in which could dwell together written passages with aleatory and extemporary forms.
A band that shares the aim of a high quality performance, outside the narrow and frustrating praxis of a professional orchestral player, doing a job that could be at the same time occasion for personal research, professional formation and leasure too.
The idea was to work upon language integration, with focus on contemporary idioms and technological aspects in music, without any division between research and tradition, “popular” and “serious”.
By now ZeitLet performed, with different line ups (3, 6, 7 or 10 musician) several gigs in different places in Rome (INIT club, Circolo degli Artisti, Rashomon, Stazione Birra, Sinister Noise), performed for the LUISS University of Rome. ZeitLet also played for event promoters (Vitamina T, Logaritmo di Zero, Festa Europea della Musica), partecipated to some Underground music festivals such as Roostock and got the Honour Degree in T.I.M. contest (Torneo internazionale della Musica).
The band also composed music for theater, such as Othello, globe theater; Caligola, Teatro dell'orologio and for short footage films and arts video, among these Pasprefut by Davide Maldi, which won prizes in several film festivals.
Their music is distributed on the net by the Beatpick label.
at the moment Zeitlet X-emble is recording a studio Album.
This year Zeitlet X-emble won the Independent Music Awards in the film music category with the theme from the movie Pasprefut.
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