ALTREDIB
Bologna, Emilia-Romagna, Italy | Established. Jan 01, 2005 | INDIE | AFM
Music
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I cinque bolognesi noti come Altre di B sono la quintessenza dell’entusiasmo in musica. Suonano rock, non disdegnano l’uso dei synth, tutto sommato se ne sbattono del genere che ne verrà fuori. Poi cantano in inglese, particolare non da poco: se proprio tu che stai leggendo sei tra quelli che contano i peli del culo a chi non possiede un perfetto accento britannico, probabilmente se ne sbattono anche di te. Il loro secondo album si chiama Sport ed è allo sport che – tangenzialmente – rendono omaggio nei nove brani che lo compongono. C’è Sherpa, canzone irresistibile che pur essendo in giro da tempo non accenna a perdere smalto e c’è il secondo singolo, Kasparov, dal ritornello a presa rapida. I fantasmi dei primi Maxïmo Park aleggiano nell’evocare la figura di Zoff nel brano omonimo, mentre è la scena alternativa d’Oltreoceano che torna alla mente (Weezer, Grandaddy, Presidents of the United States of America) quando per una manciata di minuti ci invitano a ricordarci bambini (Subbuteo). Sport non è un disco perfetto, va detto. Fare un “concept” non implica necessariamente l’omogeneizzazione di ogni cosa e qualche azzardo stilistico in più avrebbe donato nuova linfa a un paio di pezzi, ma come scritto in principio questi ragazzi hanno l’entusiasmo dalla loro parte. Se in futuro sapranno incanalarlo (senza soffocarlo), avremo di che divertirci. - Giovanni Linke
Ci pensavo proprio l’altro giorno, parlandone con un caro amico che non vedevo da un po’ di tempo. Si discuteva di nostalgie e ricordi di un passato (ormai purtroppo remoto) fatto di campi polverosi e pali delle porte fatti con le magliette, di intere giornate trascorse a rincorrere un pallone nell’oratorio del nostro paese, di pause sotto il grande albero per asciugare il sudore dalla pelle e riprender fiato da quelle epiche, interminabili e bellissime battaglie.
Ora che siamo cresciuti, che le nostre sfide quotidiane si giocano su altri campi (spesso ugualmente polverosi) e l’unica cosa che ci è rimasta da rincorrere sono i treni e le metropolitane per raggiungere i nostri lavori precari e sottopagati, ricordiamo quei tempi andati con il sorriso nostalgico di chi vorrebbe rivivere le stesse sensazioni di libertà e spensieratezza, di allegria e di piccole gioie sportive, specialmente ora che la bella stagione bussa puntuale alle nostre finestre.
Arriva dunque al momento giusto questo ottimo disco di Altre di B, una delle più interessanti realtà musicali nate all’ombra delle Due Torri di Bologna (e la metafora del grande albero ritorna ancora buona); l’album, non a caso, si chiama “Sport” e contiene al suo interno nove piccole gemme indie-pop germogliate come minuscoli spaccati di vita sportiva in cui vengono celebrati storici passatempi ludici e personaggi a loro modo diversi e leggendari: fra gli altri lo sherpa Tenzing Norgay, il capitano dell’Italia Mundial Dino Zoff e Garri Kasparov, il più grande scacchista di tutti i tempi.
Loro, gli Altre di B, sono cinque ragazzi bolognesi che se la cantano e se la suonano insieme dal non troppo lontano 2006 (altra data che non può lasciare indifferenti gli amanti del calcio...) e che, dopo aver calcato i palchi di tutta Italia ed essere arrivati pure negli Stati Uniti nello scorso novembre, giungono anche alle nostre orecchie con questo lavoro bello fresco e frizzante, dalle sonorità gentilmente svolazzanti e light fin dal primo assaggio.
Le bollicine pop schizzano un po’ dappertutto nell’atmosfera colorata della bella stagione che arriva, supportate dai luminosi battiti di synth e dagli eleganti tappeti di chitarre elettriche tirate a lucido per l’occasione. Sullo sfondo rimane sempre un velato rimando a quell’indie very british che, musicalmente parlando, ci ha preso quasi tutto. Un po’ quello che la Cina ha saputo fare con la nostra malridotta economia; dalle parti di Bologna, dopo aver visto volar via qualche mese fa il loro idolo calcistico Alino Diamanti verso i danari d’Oriente, se ne saranno accorti già da un po’.
La narrazione di questo “Sport” si dipana vivace su linee melodiche saltellanti e colorate (“Kasparov”) omaggiando qua e là Tokyo Police Club e Weezer (“Zoff”) e riesumando a tratti le meraviglie alt-pop dei migliori Architecture in Helsinki di “In Case We Die” (“1998” e “Slalom”). In mezzo troviamo l’irruenza di “Rolland Garros” che ricorda un po’ “Corso Trieste” dei Cani (e non è detto che sia un male) oltre ai preziosismi easy-listening di “Shimano” e “Subbuteo”, veri e propri quadretti melodici che risplendono della calda e avvolgente luce della primavera.
Come avrete notato, ogni titolo rimanda a quello che è il filo conduttore di tutto l’album, ovvero lo sport inteso come spaccato degli alti e bassi della vita, metafora dei traguardi e dell'abnegazione, delle gioie e dei dolori, capace di unire e fare emozionare generazioni intere di ragazzi più o meno diventati adulti.
Ed è proprio in un momento della nostra vita in cui ci sentiamo un po' tutti più grandi che ci piacerebbe guardare allo sport (e più in generale alla nostra vita) con gli stessi occhi della nostra fanciullezza, dimenticando per una volta gli stipendi milionari e il “tifo contro” per soffermarci sulle storie spesso al limite del mitologico dei suoi protagonisti del passato. Il campetto di periferia era il nostro Bernabeu, i nostri riferimenti erano tanto campioni milionari come Batistuta e Ronaldo (quello vero) quanto eroi di provincia come il Bisonte Hubner o il Cobra Tovalieri. Ah, beata gioventù!
Ricapitolando: mai come oggi, se esiste veramente qualcosa che fa la differenza nella musica, di sicuro è avere qualcosa da dire, un concetto da veicolare, delle storie da raccontare. Se poi tutto questo riesce pure a strapparci un sorriso, facendoci ripensare a quanto siamo stati felici inseguendo un pallone nel campetto dell’oratorio di paese, allora tanto meglio. Bravi, veramente. - Lorenzo Bruno
Ci piacerebbe poter usare la fantasia, ma il titolo del secondo album degli Altre di B è fin troppo chiaro nello spiegare che stiamo per ascoltare un concept che gira attorno alle discipline sportive: la band bolognese canta di subbuteo, tennis, calcio, sci, scacchi e via dicendo, una per ogni canzone.
Lo sport, ovviamente, è usato nel disco come metafora delle situazioni che ci troviamo ad affrontare nella vita: le scelte strategiche e veloci da prendere nei momenti di crisi, la tenacia che ci vuole per affrontare certe salite e arrivare in cima, il lavoro di squadra per portare a casa una vittoria. E se guardiamo all'album come una partita, bisogna ammettere che l'affiatamento del team c'è e si sente: il ritmo è sempre sostenuto e non viene mai perso di vista, si balla e si canta senza pause, basso batteria e tastiere sono perfettamente affiatati e segnano punti dall’inizio alla fine; da ogni traccia vien fuori un equilibrio e soprattutto un'energia che fa pensare che dal vivo gli Altre di B potrebbero andare avanti per altre intere mezzore senza perdere mai il tiro. Il loro pop è ricco e sostanzioso, quasi ricostituente; i suoni vengono dall'indie rock di inizio duemila, ma pescano tanto dal nord europa (la coralità sguaiata degli I’m From Barcelona, mescolata a quella più solenne dei Mumford and Sons), quanto da oltre oceano, con delle venature tropical e saltellanti che ultimamente hanno inondato anche le sponde di casa nostra (vedi alla voce Boxerin Club).
Insomma: la formula funziona, la maturazione artistica è evidente, ma per conquistare anche le orecchie più esigenti forse ci si aspetterebbe un po' più di ricerca melodica e originalità. Passato questo ostacolo, gli Altre di B sono pronti per vincere il campionato. - Nur Al Habash
Discography
- Miranda! (2017, Black Candy Records)
- Sport (2014, La Pioppa Records)
- Altre di B / Absolut Red (2014, Covo Records 7" split vinyl)
- There's a million better bands (2011, La Pioppa Records)
Photos
Bio
Uncool since being uncool was uncool. Since 2005 Altre di B has played hundreds of gigs all over Europe, carrying around a lively and energetic sound inspired by bands such as TV on the Radio and the Vines. After bringing the second album “Sport” to Sziget Festival, Ypsigrock Festival as support band of Alt-J and Primal Scream, and to the West Coast of the United States for three DIY tours, Altre di B performed at Primavera Sound and SXSW Festival to present the forthcoming album “Miranda!”, where the punk spirit meets down tempo groove.
“Miranda!”, out on October 2017 (Black Candy Records), is a concept album and a tribute to the homonym book written by Quirico Filopanti in 1858 which includes the first theory of time zones. As a consequence, the album is all about geography, cultural anthropology, maps and airports. The idea born from the band's experiences such as tours, travels, literature and university studies. The single “Pungi” was launched by the website Post Literate Society, which had previously included Altre di B in its best of SXSW.
In 2014 the band released the video clip "Zoff", a song dedicated to the soccer World Champion and famed Italian goalkeeper Dino Zoff, who is also starring in the video. For this reason, Altre di B has been hosted in the Italian TV show "Quelli che il calcio" since 2015.
In 2016 Altre di B recorded the soundtrack of “Mi chiamo Renato”, a film focused on the nineteenth anniversary of the stadium Renato Dall’Ara in Bologna, a remarkable place for both sports and music events.
Since 2012, every January 6, the band performs on a balcony to celebrate the end of Christmas holidays with a DIY performance that gather along the way pedestrians, neighborhoods, curiosity seekers at the window (and obviously the police).
Over the years Altre di B have been the opening act of fames international artists such as Eddie Vedder, Glen Hansard, Foals, The Nieghbourhood, Dub Fx, James Walsh, Of Montreal, Stephen Malkmus & the Jicks, Alt-J, Primal Scream, Django Django, Shabazz Palaces, We Were Promised Jetpacks, Frightened rabbit, Pete and the Pirates, Atlas Losing Grip and Damo Suzuki.
Finally, Altre di B recently
performed at Sziget Festival 2017, Mondo NYC Festival in New York City, SXSW
2018 and will showcase at Europavox Festival in France.
Band Members
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